L’uso di idrossiclorochina (HCQ) era associato ad un rischio di morte inferiore del 30% nei pazienti ospedalizzati con COVID-19
In uno studio pubblicato sull’European Journal of internal medicine si é dimostrato che l’uso di idrossiclorochina (HCQ) era associato ad un rischio di morte inferiore del 30% nei pazienti ospedalizzati con COVID-19.
Dal 19 febbraio al 23 maggio 2020 sono stati analizzati 3.451 pazienti non selezionati che erano ricoverati in 33 centri clinici in Italia. I pazienti avevano una infezione SARS-CoV-2 confermata in laboratorio, una parte dei quali é stata curata anche con HCQ.
Lo studio osservazionale retrospettivo, che ricordiamo é di fine agosto 2020, ha appunto confrontato i pazienti che hanno ricevuto idrossiclorochina con pazienti ai quali non é stata somministrata. Su 3.451 pazienti COVID-19 il 76,3% aveva ricevuto HCQ.
Si é voluto verificare “la relazione tra la terapia HCQ e la mortalità ospedaliera COVID-19”. E si é riscontrato che “l’uso di HCQ era associato a un rischio di morte inferiore del 30% nei pazienti ospedalizzati con COVID-19”.
Gli scienziati scrivevano inoltre che “entro i limiti di uno studio osservazionale e in attesa dei risultati di studi randomizzati controllati” i dati risultati nello studio “non scoraggiano l’uso di HCQ in pazienti ricoverati con COVID-19”.

Fig. 2 Curve di sopravvivenza in base all’uso di idrossiclorochina. Le curve vengono regolate dall’analisi del punteggio di propensione (probabilità inversa per la ponderazione del trattamento) e dall’indice ospedaliero come effetto casuale e vengono generate utilizzando il primo set di dati assegnato. Gli altri set di dati imputati sono simili e quindi omessi. “Use of hydroxychloroquine in hospitalised COVID-19 patients is associated with reduced mortality: Findings from the observational multicentre Italian CORIST study” – European Journal of internal medicine.
Le conclusioni dello studio
Riportiamo qui integralmente le conclusioni della ricerca “L’uso di idrossiclorochina in pazienti COVID-19 ospedalizzati è associato a una ridotta mortalità: risultati dello studio osservazionale multicentrico italiano CORIST”:
“Il nostro studio, che include un ampio campione di vita reale di pazienti ospedalizzati con COVID-19 in tutta Italia, mostra che l’uso di HCQ (200 mg due volte / die) era associato a una riduzione del 30% della mortalità ospedaliera complessiva. In assenza di risultati chiari da studi clinici controllati e randomizzati, i nostri dati non scoraggiano l’uso di HCQ in pazienti ricoverati con COVID-19. Dato il disegno osservazionale del nostro studio, tuttavia, questi risultati dovrebbero essere trasferiti con cautela alla pratica clinica“.
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